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Obesità infantile: un bambino obeso su due lo sarà anche da adulto
Due bambini su dieci (20%) in Italia sono in sovrappeso e uno su dieci (10%) è obeso, con una tendenza crescente dal Nord al Sud. La fascia d'età più colpita è quella dai 6 anni in su. Ciò che è più allarmante, però, è che il 50% dei bambini e degli adolescenti obesi sarà così anche in età adulta.
Ma perché i bambini in sovrappeso o obesi tendono a diventare adulti obesi?
Obesità e tessuto adiposo
L’obesità è una patologia caratterizzata dall’accumulo di tessuto adiposo che comporta un aumento di peso; ma cos’è il tessuto adiposo? Anche questo tessuto è caratterizzato da un insieme di cellule, definite adipociti, che si presentano sotto forma di due citotipi: adipociti bianchi e adipociti bruni, aventi caratteristiche citologiche e funzioni diverse; i primi costituiscono il tessuto adiposo che generalmente chiamiamo grasso, il secondo è più abbondante durante l’infanzia, poi diminuisce nel tempo.
Adipogenesi
Gli adipociti bianchi si formano a partire dai pre-adipociti, per la formazione dell’adipocita, che non ha mitosi per cui non si divide per formare altri adipociti. Quando si mangia un eccesso di zuccheri semplici o di grassi, l’organismo deve gestire un eccesso di acidi grassi da stoccare all’interno degli adipociti esistenti in quel momento nel proprio organismo. Per cui gli acidi grassi entrano all’interno degli adipociti aumentandone il volume, causando, quindi, un’ipertrofia degli stessi, fino a quando si arriva al volume massimo oltre il quale non si può andare; raggiunta la sua dimensione critica, l’adipocita produce citochine infiammatorie che agiscono nel connettivo del tessuto adiposo bloccando l’entrata di acidi grassi all’interno dell’adipocita ed attivando i pre-adipociti, che porteranno alla formazione di nuovi adipociti maturi, in grado di accumulare ulteriori acidi grassi; questo fenomeno si chiama iperplasia.
Gli adipociti sono cellule perenni: una volta formati possono vivere per decenni
Quindi cosa succede quando si dimagrisce? In un individuo non obeso, un modesto aumento o perdita di peso influenza principalmente le dimensioni degli adipociti, non il loro numero; se però, l’aumento di peso diventa eccessivo e gli adipociti raggiungono le loro massime dimensioni, si avrà il reclutamento e la proliferazione di nuovi adipociti a partire dai pre-adipociti. Se a questo punto si perde peso, si svuoteranno gli adipociti che diminuiranno il loro volume, ma il numero degli stessi non varierà, per cui il soggetto sarà sempre predisposto a diventare obeso.
Obesità infantile
Dalle informazioni date, si capisce che l’obesità si può prevenire se ci alimentiamo bene fin da giovanissimi, senza subire incrementi di peso eccessivi, che causeranno un’iperproduzione di cellule perenni nel tessuto adiposo. Per questo motivo bisogna prestare attenzione ai nostri figli ed allo stile di vita che conducono, insegnando loro a mangiare bene fin da piccolissimi, dai primi anni di vita, evitando conseguenze croniche dannose: se li abituiamo a mangiare junk food perché abbiamo fretta, siamo stressati e li “accontentiamo” con qualcosa di gradevole per il loro palato ma non per la loro salute, se non li facciamo muovere ed il loro habitat naturale diventa il salone con divano e TV, si formerà un numero di adipociti elevato, che si porteranno dietro per tutta la vita, per cui pur perdendo peso, rimarrà sempre la predisposizione all’obesità.