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Malattie oculari: la prevenzione parte da una semplice visita oculistica
La prevenzione oculistica, troppo spesso sottovalutata, è invece uno strumento fondamentale per salvaguardare uno dei sensi fondamentali per la vita, la vista.
Basti pensare che l’80% delle informazioni raccolte dal cervello umano passa attraverso gli occhi.
Anche se spesso non sono sufficientemente conosciute, le malattie oculari sono numerosi e spesso sono particolarmente invalidanti. Le origini delle malattie che colpiscono l’occhio possono essere di natura infettiva o degenerativa.
Le malattie dell’occhio: infettive o degenerative
In Italia e nel mondo sviluppato sono state efficacemente superate le malattie oculari di tipo infettivo, generalmente trattabili con azioni di prevenzione primaria. In particolare il tracoma, cheratocongiuntivite, sostanzialmente scomparsa nel nostro paese, che invece continua a causare cecità in alcune delle regioni meno sviluppate del mondo.
Le malattie degenerative sono invece più diffuse nei Paesi industrializzati. Non c’è un’unica causa conosciuta di queste patologie, che però hanno in comune il protrarsi, irreversibile, di una situazione invalidante e progressivamente peggiorativa.
Ipovisione: il 40% delle malattie che la causano è prevenibile
Nell’adulto le malattie degenerative possono arrivare a causare cecità nel 5-7% dei casi e percentuali di ipovisione ben più elevate, strettamente legate all’età del paziente (circa il 20% negli ultra 70enni).
Le più diffuse patologie o cause di problemi oculari sono:
- le degenerazioni maculari;
- La miopia degenerativa;
- La retinopatia diabetica;
- Il glaucoma cronico semplice;
- Le degenerazioni tapeto-retiniche;
- Il distacco della retina;
- I traumi.
Prevenzione: lo strumento più importante
Il controllo della vista è lo strumento più importante che abbiamo a disposizione per prevenire efficacemente l’insorgere di patologie degenerative.
Il Ministero della Salute indica una serie di momenti della vita nei quali risulta fondamentale sottoporsi a una visita oculistica:
- Alla nascita, per escludere la presenza di malattie congenite o malformazioni
- Verso i 3 anni, per controllare che la vista si stia sviluppando in modo corretto
- Durante la scuola dell’obbligo
- Prima dell’entrata nel mondo del lavoro
- A circa 40 anni, età di insorgenza della presbiopia
- Con maggiore frequenza dai 50/60 anni, concordando la cadenza dei controlli con l’oculista.
In cosa consiste la visita oculistica?
Una visita oculistica di qualità, svolta da un professionista in oculistica, eventualmente assistito da un ortottista, consiste in due parti.
Dapprima si procede a un esame obiettivo dello stato delle palpebre e delle parti che compongono l’occhio: cornea, cristallino, congiuntiva e film lacrimale, per procedere successivamente ad una valutazione più ampia delle funzioni oculari.
Lo specialista si occupa quindi di controllare:
- l’acutezza visiva, così da evidenziare la capacità di ciascun occhio di leggere lettere e distinguere immagini di dimensioni variabili;
- la funzionalità papillare, ovvero un controllo della forma e dimensione delle pupille e la loro reattività alla luce;
- la motilità oculare. Controllo effettuato nel caso in cui il paziente, bambino o adulto, presenti una possibile patologia neurologica.
- il fondo oculare, osservato in seguito alla dilatazione della pupilla per mezzo di un collirio. Questo controllo permette di analizzare il fondo oculare, retina, nervo ottico e vitreo.
- la pressione interoculare, indicatrice della quantità d’acqua presente nell’occhio.
Piccoli gesti quotidiani per mantenere gli occhi in salute
Se è vero che sottoporsi alle visite consigliate dal Ministero della Salute e seguire i consigli del proprio oculista è il metodo corretto per prevenire l’insorgenza di malattie oculari, ci sono piccoli gesti quotidiani che possono aiutare ciascuno a mantenere in buona salute i propri occhi.
- Evitare il fumo
- Prediligere un’alimentazione ricca di vegetali e frutta, ricchi di antiossidanti e oligoelementi importanti per la vista.
- Proteggere sempre gli occhi dal sole con lenti solari scure di qualità certificata e un elevato fattore E-SPF, così da proteggere gli occhi anche dai raggi Uv invisibili all’occhio umano.
- Utilizzare lenti che schermino dai raggi blu indoor, tipicamente emessi dai dispositivi tecnologici quali tv, monitor, smartphone e tablet.
- Scegliere lenti da sole polarizzate, capaci di assorbire la luce riflessa ed eliminare l’effetto dell’abbagliamento provocato dal riverbero dei raggi luminosi su superfici riflettenti.