Mammografia con tomosintesi 3D

La mammografia con tomosintesi 3D è un esame diagnostico avanzato di II livello che permette di individuare eventuali anomalie o lesioni al seno.
A differenza della mammografia tradizionale, utilizza una tecnologia tridimensionale (3D) per ottenere immagini più dettagliate del tessuto mammario, acquisendo immagini della mammella su più piani. Successivamente, un software ricostruisce le immagini e le riproduce in 3D.
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Questo metodo è particolarmente efficace per rilevare piccoli tumori al seno, migliorando la precisione diagnostica, soprattutto in presenza di tessuti densi. La mammografia digitale con tomosintesi 3D è ad oggi uno strumento fondamentale per lo screening precoce del tumore al seno: analizzando il seno strato per strato, fornisce immagini di altissima qualità e consente di rilevare lesioni non identificabili con mammografie tradizionali.
Mammografia ed ecografia mammaria: esami diagnostici complementari
Mammografia ed ecografia non sono alternative, ma strumenti complementari che permettono di aumentare l’accuratezza diagnostica, offrendo una visione completa dello stato di salute del seno. La diagnosi precoce consente la guarigione, nei casi dei tumori alla mammella, di oltre l’80% e una migliore qualità di vita.
Questo prevede la combinazione tra visita senologica, ecografia mammaria e mammografia, detti esami integrativi della mammella, che contribuiscono ad una definizione diagnostica a 360° anche in mammelle difficili da analizzare con un singolo esame.
La visita senologica, l’ecografia senologica e la mammografia sono indagini di scarsa o nulla utilità ai fini della diagnosi precoce del tumore della mammella se eseguiti in maniera isolata nelle pazienti che abbiano superato i 40 anni.
La combinazione di questi esami è invece importante per:
- Seni densi: la mammografia da sola potrebbe non rilevare tumori nascosti in tessuti densi, mentre l'ecografia può individuare lesioni che non sono visibili ai raggi X.
- Microcalcificazioni e lesioni solide: la mammografia è necessaria per le microcalcificazioni, ma l’ecografia permette di distinguere tra noduli benigni (ad esempio fibroadenomi) e sospetti.
- Conferma diagnostica: se la mammografia mostra un’anomalia, l’ecografia può confermare o approfondire il tipo di lesione.
- Monitoraggio: in caso di cisti o lesioni benigne, l’ecografia è lo strumento ideale per il follow-up senza esposizione a radiazioni.
Esempio pratico
Una mammografia può individuare un’area sospetta, ma non chiarire se si tratta di una cisti o di un nodulo solido. L’ecografia viene usata per approfondire, determinando se l’anomalia è benigna (come una cisti) o se richiede ulteriori indagini. Viceversa se l’ecografia rileva una lesione sospetta, la mammografia permette di valutare ulteriormente la struttura del tessuto circostante, segni indiretti come distorsioni o retrazioni e la presenza di altre anomalie non evidenziabili con gli ultrasuoni.
Come si svolge la mammografia
La paziente viene fatta accomodare in un ambulatorio confortevole, successivamente rimuove vestiti e reggiseno per liberare il torace. Collane, orecchini e piercing vicino al seno devono essere tolti per evitare che compaiano nelle immagini. La paziente si posiziona in piedi davanti al mammografo dove un tecnico radiologo aiuta a posizionare il seno su un’apposita piattaforma.
La mammella viene quindi posizionata sul “piatto” e viene leggermente compressa per ridurne lo spessore e quindi la quantità di radiazioni necessarie per ottenere le immagini. Successivamente, si proietta un fascio di radiazioni ionizzanti (raggi X) sulla mammella. Le immagini vengono acquisite in proiezione orizzontale (cranio caudale) e verticale (obliqua medio laterale). Le immagini così ottenute vengono visualizzate su monitor apposito e ricostruite in 3D, per poi essere analizzate e valutate dal radiologo.
Complessivamente la mammografia richiede circa 5 minuti, ove ogni singola acquisizione mammografica varia da 10 a 15 secondi massimo.
Una volta acquisito l’esame, le immagini vengono inviate alla postazione di refertazione dedicata dove il medico radiologo le valuta ed esegue i completamenti diagnostici, come visita senologica ed ecografia mammaria, e imposta poi i successivi controlli periodici.
È importante sapere che:
- La mammografia non fa male, ma può risultare lievemente fastidiosa per alcune donne, in base alla sensibilità personale.
- Sia le donne con seno piccolo che quelle con seno grande possono eseguire l'esame senza problemi, grazie alle moderne tecnologie digitali.
- La mammografia 3D con tomosintesi è particolarmente utile per esaminare seni di qualsiasi dimensione.
La mammografia è un esame non invasivo, veloce e non doloroso, se non si considera la breve compressione necessaria della mammella. Le radiazioni emesse dal mammografo sono considerate trascurabili perché a dosaggio molto basso e personalizzato a seconda del tipo di mammella, soprattutto a fronte del beneficio di una diagnosi precoce.
Strumentazione di ultima generazione: mammografo HOLOGIC ® 3D con tomosintesi e intelligenza artificiale integrata
Il Poliambulatorio San Martino è dotato di strumentazione elettromedicale all’avanguardia, progettati per un'esperienza confortevole e una qualità d'immagine eccellente. La mammografia con tomosintesi di Hologic ®, marchio leader mondiale di diagnostica senologica, offre diversi punti di forza che la rendono una delle tecnologie più avanzate nella diagnostica per immagini in senologia. Ecco i principali vantaggi:
1. Maggiore Accuratezza Diagnostica
- Immagini 3D ad altissima risoluzione: la tomosintesi HOLOGIC ® consente di acquisire immagini stratificate del seno riducendo la sovrapposizione dei tessuti, evitando che vengano nascoste lesioni anche molto piccole.
- Migliore identificazione di tumori anche in stadi iniziali, soprattutto in seni densi, dove la mammografia tradizionale può avere limitazioni.
2. Riduzione dei Falsi Positivi: la capacità di analizzare il seno in strati riduce la probabilità di identificare falsamente anomalie, evitando biopsie o ulteriori esami inutili.
3. Comfort per il Paziente: il modello Hologic ® del Poliambulatorio San Martino include il paddle SmartCurve, progettato per ridurre al minimo il dolore durante la compressione del seno.
4. Esposizione Ridotta alle Radiazioni: grazie alla tecnologia avanzata, l'esame fornisce risultati di alta qualità con una dose di radiazioni conforme alle normative internazionali.
5. Velocità ed Efficienza: i sistemi Hologic ® sono noti per eseguire scansioni rapide, riducendo il tempo necessario dell’esame, leggermente fastidioso per alcune pazienti.
6. Intelligenza Artificiale Integrata: il mammografo Hologic ® del Poliambulatorio San Martino offre strumenti di intelligenza artificiale per il supporto diagnostico, che aiutano i medici radiologi ad identificare con maggiore precisione eventuali anomalie, calcolando la densità mammaria e restituendo un punteggio da A a D sulla base delle più recenti linee guida BIRADS 5.
Prenota ora la tua mammografia con tomosintesi al Poliambulatorio San Martino
La mammografia con tomosintesi rappresenta oggi una delle migliori tecniche per prevenire e diagnosticare precocemente il tumore al seno. Effettuare regolarmente l'esame, seguendo le indicazioni del proprio medico, è essenziale per prendersi cura della propria salute. La prevenzione resta il miglior alleato per la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo.
Il Poliambulatorio San Martino rappresenta l’eccellenza per la senologia a Padova, garantendo cure di alta qualità e supporto completo in tutte le fasi del percorso diagnostico e terapeutico.
Affidati al Poliambulatorio San Martino di Piove di Sacco, in provincia di Padova, comodo alle province di Venezia e Rovigo: troverai specialisti esperti e preparati, pronti a fornirti una visita in regime privato di alta qualità, con poca attesa e con refertazione immediata. Ricordiamo che la refertazione immediata è molto importante in quanto il paziente è subito informato in caso di anomalie che richiedono approfondimenti.
Il nostro personale qualificato di Segreteria ti risponderà in tempi brevi e ti fornirà tutte le informazioni necessarie, riguardo tempi di attesa e costi. Prenotare una mammografia al Poliambulatorio San Martino è molto semplice: si può procedere prenotando on-line selezionando il giorno e l’orario preferibile oppure contattando direttamente il centralino. È possibile accedere ai servizi privatamente sia con una impegnativa del medico. che in autonomia con accesso diretto.
La mammografia con tomosintesi 3D è una prestazione disponibile, prenota subito.
FAQ: Domande frequenti
Quando iniziare con ecografia mammaria e/o mammografia dipende da vari fattori tra cui: densità del tessuto mammario, età anagrafica della donna e da fattori di rischio (es. familiarità di tumore al seno).
Ecografia mammaria
L’ecografia è un esame che utilizza ultrasuoni per visualizzare i tessuti del seno ed è indicato soprattutto:
- Prima dei 40 anni a partire dai 25/30 anni:
- L’ecografia è preferita nelle donne giovani, poiché il seno è spesso più denso e meno adatto alla mammografia.
- Si usa per indagare noduli sospetti o come supporto diagnostico, specialmente in seni densi o in caso di risultati dubbi da altri esami.
- Sempre come complemento alla mammografia:
- In ogni fascia d’età, dev’essere abbinata alla mammografia per un'indagine più approfondita.
Mammografia
La mammografia è il principale esame di screening per il tumore al seno, raccomandato:
- A partire dai 40 anni:
- Si consiglia di iniziare intorno ai 40 anni per lo screening precoce, soprattutto se non ci sono fattori di rischio.
- Frequenza: ogni anno.
- Dai 50 anni in poi:
- Diventa un esame regolare con frequenza annuale poiché il rischio di tumore aumenta con l’età.
- Prima dei 40 anni (in casi specifici):
- Per donne ad alto rischio (es. mutazioni BRCA1 o BRCA2, storia familiare di tumore), la mammografia può essere indicata anche prima dei 40 anni, spesso abbinata ad altri esami come l’ecografia o la risonanza magnetica.
La periodicità dei controlli al seno, tramite ecografia e mammografia, è fondamentale per garantire la diagnosi precoce di eventuali patologie e monitorare la salute del seno nel tempo.
1. Diagnosi precoce del tumore al seno
- Tumore in stadio iniziale: Controlli regolari aumentano le probabilità di individuare il tumore al seno nelle sue prime fasi, quando è più trattabile e curabile. Un tumore scoperto in fase iniziale spesso richiede trattamenti meno invasivi e ha una prognosi migliore.
- Microcalcificazioni: La mammografia periodica rileva microcalcificazioni, spesso segnale precoce di tumore, prima che diventino palpabili.
2. Monitoraggio delle variazioni nel tessuto mammario
- Il tessuto mammario può cambiare nel tempo a causa di fattori ormonali, età o altre condizioni. Controlli periodici permettono di:
- Individuare cambiamenti sospetti rispetto agli esami precedenti e confrontare le immagini ecografiche e mammografiche.
- Distinguere tra lesioni benigne (es. cisti) e cambiamenti che richiedono approfondimenti.
3. Riduzione della mortalità
- Studi dimostrano che programmi di screening regolari (con mammografia) riducono significativamente la mortalità legata al tumore al seno, grazie alla diagnosi e al trattamento precoci.
4. Riduzione di interventi invasivi
- Controlli frequenti consentono di individuare lesioni benigne o non tumorali (es. fibroadenomi, cisti) senza necessità di biopsie o trattamenti invasivi.
- Si evita di arrivare a stadi avanzati di una patologia, che richiederebbero interventi più complessi.
5. Personalizzazione dei controlli
- La periodicità degli esami permette al medico di monitorare la tua situazione specifica:
- Donne a basso rischio possono seguire controlli standard (generalmente annualmente).
- Donne a rischio elevato (familiarità, mutazioni genetiche) possono ricevere un piano personalizzato con esami più frequenti o ulteriori approfondimenti (es. risonanza magnetica).
Cosa succede senza controlli regolari?
- Una lesione sospetta può non essere rilevata per anni, aumentando il rischio che il tumore si sviluppi in forma avanzata.
- La possibilità di trattamenti meno invasivi e di una prognosi favorevole diminuisce.
La periodicità dei controlli consente di mantenere sotto controllo la salute del seno, rilevare precocemente eventuali problemi e assicurare che ogni donna riceva un’assistenza personalizzata. La combinazione di mammografia ed ecografia, ad intervalli stabiliti dal medico, è essenziale per una prevenzione efficace.
I nostri medici specializzati
Specializzazione: Diagnostica ecografica , Senologia
Specializzazione: Senologia
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Specializzazione: Diagnostica ecografica , Senologia
FAQ: Domande frequenti
Quando iniziare con ecografia mammaria e/o mammografia dipende da vari fattori tra cui: densità del tessuto mammario, età anagrafica della donna e da fattori di rischio (es. familiarità di tumore al seno).
Ecografia mammaria
L’ecografia è un esame che utilizza ultrasuoni per visualizzare i tessuti del seno ed è indicato soprattutto:
- Prima dei 40 anni a partire dai 25/30 anni:
- L’ecografia è preferita nelle donne giovani, poiché il seno è spesso più denso e meno adatto alla mammografia.
- Si usa per indagare noduli sospetti o come supporto diagnostico, specialmente in seni densi o in caso di risultati dubbi da altri esami.
- Sempre come complemento alla mammografia:
- In ogni fascia d’età, dev’essere abbinata alla mammografia per un'indagine più approfondita.
Mammografia
La mammografia è il principale esame di screening per il tumore al seno, raccomandato:
- A partire dai 40 anni:
- Si consiglia di iniziare intorno ai 40 anni per lo screening precoce, soprattutto se non ci sono fattori di rischio.
- Frequenza: ogni anno.
- Dai 50 anni in poi:
- Diventa un esame regolare con frequenza annuale poiché il rischio di tumore aumenta con l’età.
- Prima dei 40 anni (in casi specifici):
- Per donne ad alto rischio (es. mutazioni BRCA1 o BRCA2, storia familiare di tumore), la mammografia può essere indicata anche prima dei 40 anni, spesso abbinata ad altri esami come l’ecografia o la risonanza magnetica.
- Per donne ad alto rischio (es. mutazioni BRCA1 o BRCA2, storia familiare di tumore), la mammografia può essere indicata anche prima dei 40 anni, spesso abbinata ad altri esami come l’ecografia o la risonanza magnetica.
La periodicità dei controlli al seno, tramite ecografia e mammografia, è fondamentale per garantire la diagnosi precoce di eventuali patologie e monitorare la salute del seno nel tempo.
1. Diagnosi precoce del tumore al seno
- Tumore in stadio iniziale: Controlli regolari aumentano le probabilità di individuare il tumore al seno nelle sue prime fasi, quando è più trattabile e curabile. Un tumore scoperto in fase iniziale spesso richiede trattamenti meno invasivi e ha una prognosi migliore.
- Microcalcificazioni: La mammografia periodica rileva microcalcificazioni, spesso segnale precoce di tumore, prima che diventino palpabili.
2. Monitoraggio delle variazioni nel tessuto mammario
- Il tessuto mammario può cambiare nel tempo a causa di fattori ormonali, età o altre condizioni. Controlli periodici permettono di:
- Individuare cambiamenti sospetti rispetto agli esami precedenti e confrontare le immagini ecografiche e mammografiche.
- Distinguere tra lesioni benigne (es. cisti) e cambiamenti che richiedono approfondimenti.
3. Riduzione della mortalità
- Studi dimostrano che programmi di screening regolari (con mammografia) riducono significativamente la mortalità legata al tumore al seno, grazie alla diagnosi e al trattamento precoci.
4. Riduzione di interventi invasivi
- Controlli frequenti consentono di individuare lesioni benigne o non tumorali (es. fibroadenomi, cisti) senza necessità di biopsie o trattamenti invasivi.
- Si evita di arrivare a stadi avanzati di una patologia, che richiederebbero interventi più complessi.
5. Personalizzazione dei controlli
- La periodicità degli esami permette al medico di monitorare la tua situazione specifica:
- Donne a basso rischio possono seguire controlli standard (generalmente annualmente).
- Donne a rischio elevato (familiarità, mutazioni genetiche) possono ricevere un piano personalizzato con esami più frequenti o ulteriori approfondimenti (es. risonanza magnetica).
Cosa succede senza controlli regolari?
- Una lesione sospetta può non essere rilevata per anni, aumentando il rischio che il tumore si sviluppi in forma avanzata.
- La possibilità di trattamenti meno invasivi e di una prognosi favorevole diminuisce.
La periodicità dei controlli consente di mantenere sotto controllo la salute del seno, rilevare precocemente eventuali problemi e assicurare che ogni donna riceva un’assistenza personalizzata. La combinazione di mammografia ed ecografia, ad intervalli stabiliti dal medico, è essenziale per una prevenzione efficace.
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