Visita ostetrica
Percorso ostetrico al Poliambulatorio San Martino
Se stai pianificando o sei già nel mezzo di una gravidanza, la visita ostetrica è un tassello fondamentale nel percorso di cura e monitoraggio della tua salute e di quella del tuo bambino. La tua salute e il benessere del tuo piccolo sono priorità assolute e la visita ostetrica è uno strumento essenziale per garantire che tutto proceda nel miglior modo possibile.
Durante la tua gravidanza, avrai diverse visite ostetriche che serviranno a monitorare lo sviluppo del tuo bambino e a garantire che tu stia mantenendo uno stato di salute ottimale. La prima di queste visite è la prima visita ostetrica, un momento cruciale in cui avrai l'opportunità di stabilire un rapporto con il medico ed iniziare a tracciare il percorso della tua gravidanza.
Ogni donna e ogni gravidanza sono uniche: il percorso ostetrico deve prevedere delle visite ostetriche di controllo obbligatorie ma potrà essere personalizzato in base alle esigenze specifiche della paziente e al suo stato di salute.
Se possibile sarebbe da inserire questa immagine con il nostro logo (da togliere vaccinazioni e ambulatorio puerperio e il corso preparto farlo partire dalla 25ima sett).
Presso l’ambulatorio di ginecologia ed ostetricia del Poliambulatorio San Martino puoi trovare medici ginecologi esperti, con poca attesa e pronti a dedicarti le attenzioni che meriti.
La visita ostetrica
La prima visita ostetrica è solitamente programmata entro le prime 8-10 settimane di gravidanza, appena si sospetta una gravidanza o si effettua un test di gravidanza risultato positivo. Durante questa visita, il medico esamina la tua storia clinica, comprese eventuali patologie preesistenti e gravidanze passate, e discute di eventuali preoccupazioni o domande che potresti avere.
Si esegue poi un’ecografia ostetrica transvaginale durante la quale è possibile valutare:
- La presenza dell’embrione all’interno della camera gestazionale ed il suo posizionamento
- Il numero di feti (verificando che si tratti o meno di un parto gemellare o plurigemellare)
- Il battito cardiaco
- La datazione della gravidanza.
Infine, il medico ginecologo prescrive gli esami del sangue specifici per la paziente.
Prenota il tuo percorso ostetrico al Poliambulatorio San Martino
Prenota il tuo percorso ostetrico al Poliambulatorio San Martino di Piove di Sacco, in provincia di Padova, comodo alle province di Venezia e Rovigo, per un'esperienza completa e personalizzata. Troverai professionisti estremamente preparati, pronti ad offrire con professionalità visite ostetriche, ecografie avanzate e monitoraggio continuo per garantire la salute e il benessere di mamma e bambino. Il nostro team di Segreteria è pronto a fornirti tutte le informazioni necessarie circa tempistiche e costi, per prestazioni con poca attesa e con refertazione immediata.
Screening del primo trimestre di gravidanza: Bi Test (translucenza nucale e prelievo ematico)
Il Bi Test in gravidanza (detto anche Test combinato o Duo Test) è un esame di screening prenatale che permette di calcolare la probabilità di rischio che il feto presenti anomalie cromosomiche. Questo test viene solitamente eseguito tra la 11ª e la 14ª settimana di gravidanza e ha l'obiettivo di valutare il rischio di anomalie cromosomiche nel feto, come la sindrome di Down (trisomia 21), la trisomia 18 e altre condizioni genetiche.
Il test combinato per la diagnosi prenatale prevede due esami:
- Traslucenza Nucale (NT)
È una misurazione ecografica dello spessore dello spazio translucente presente nella nuca del feto. Viene eseguita tramite un'ecografia che misura la quantità di fluido che si accumula nella parte posteriore del collo del feto. Un aumento dello spessore della traslucenza nucale può essere indicativo di un rischio maggiore di anomalie cromosomiche o di altre condizioni genetiche.
- Prelievo Ematico (per il dosaggio di alcuni marcatori biochimici)
È un esame del sangue della madre che misura i livelli di due marcatori biochimici: la Gonadotropina Corionica Umana (Beta-hCG) e la Proteina Plasmatica A associata alla gravidanza (PAPP-A). Un semplice prelievo di sangue venoso materno viene effettuato per analizzare i livelli di questi marcatori.
Nello specifico, il prelievo ematico misura:
- Per Beta-hCG - livelli anomali associati a un rischio aumentato di anomalie cromosomiche.
- Per PAPP-A - livelli bassi di PAPP-A associati a un rischio aumentato di anomalie cromosomiche e a complicazioni della gravidanza come la Preeclampsia o la restrizione della crescita fetale.
I risultati della traslucenza nucale e del prelievo ematico vengono combinati con altri dati materni (come l'età della madre e l'età gestazionale) per calcolare un rischio combinato. Questo calcolo viene solitamente effettuato tramite software specifici che integrano tutte le informazioni disponibili per fornire una stima del rischio.
Il test combinato non è invasivo ed è privo di rischi per il feto, fornisce una valutazione precoce del rischio di anomalie cromosomiche e può aiutare a decidere se procedere con ulteriori test diagnostici invasivi, come l'amniocentesi o il prelievo dei villi coriali (CVS) o villocentesi.
Questo test non è diagnostico per cui indica solo un rischio aumentato e non conferma la presenza di anomalie cromosomiche, che invece conferma un test genetico del DNA fetale.
Test del DNA fetale
Innanzitutto, è fondamentale sapere che esistono diverse tipologie di test genetici, a seconda delle esigenze personali che possono derivare anche dalla propria storia familiare.
In gravidanza esistono principalmente due tipi di test, sulla base del livello di screening: il G-Test WGA® e UltraNIPT® Test (quest’ultimo è l'esame più completo in assoluto). Questi test hanno la funzione di effettuare un vero e proprio screening prenatale non invasivo. L’esame verifica la presenza di aneuploidie fetali, autosomiche e dei cromosomi sessuali ed è in grado di individuare moltissime alterazioni genetiche. È sufficiente, ai fini della diagnosi, un prelievo di sangue materno, il quale viene ispezionato nel plasma per capire se il feto è affetto da una anomalia cromosomica.
È importante effettuare questi test tra la 10a e la 14a settimana di gravidanza, ossia un periodo molto specifico durante il quale è possibile verificare con estrema precisione l’eventuale presenza di disfunzioni. Sono esami completamente sicuri per il feto, dato che si basa su un semplice prelievo di sangue della madre.
Visite ostetriche di controllo
Le visite ostetriche di controllo sono una parte fondamentale della cura prenatale. Questi appuntamenti regolari con il ginecologo servono a monitorare la salute della madre e del feto, assicurare che la gravidanza stia procedendo normalmente, e identificare eventuali problemi o complicazioni in modo tempestivo.
La frequenza delle visite ostetriche di controllo varia in base alle diverse fasi della gravidanza e alle esigenze specifiche della paziente, al suo stato di salute e alla sua età.
Generalmente possono essere così suddivise:
- Primo Trimestre (0-12 settimane) - solitamente una visita ogni 4 settimane.
- Secondo Trimestre (13-27 settimane) - una visita ogni 4 settimane.
- Terzo Trimestre (28-40 settimane) - una visita ogni 2 settimane fino alla 36ª settimana
La visita ostetrica di controllo si compone di diversi elementi essenziali, tra cui:
- Ecografia ostetrica, che ha lo scopo di valutare lo sviluppo e la crescita fetale
- Aggiornamento sulla storia medica della madre, inclusi eventuali nuovi sintomi o condizioni
- Domande e preoccupazioni, ossia discussione su qualsiasi domanda o preoccupazione che la madre possa avere
- Esami fisici e monitoraggio
- Misurazione della pressione sanguigna, per prevenire la Preeclampsia
- Controllo del peso per assicurare un aumento appropriato
- Auscultazione del battito cardiaco fetale (utilizzo di un doppler per ascoltare il battito cardiaco del feto)
- Prescrizione di esami del sangue e delle urine
- Consigli su nutrizione e stile di vita (una dieta equilibrata, esercizio fisico, e abitudini sane)
- Sintomi e disagi della gravidanza, ossia discussione su nausea, stanchezza, gonfiore, mal di schiena, e altri sintomi comuni
- Informazioni su corsi preparto, piani di nascita, e preparativi per il travaglio e il parto.
Le visite ostetriche di controllo sono cruciali per monitorare la salute materna e fetale: Assicurano che entrambi stiano bene e che la gravidanza stia procedendo senza complicazioni.
Corso di accompagnamento alla nascita per i futuri genitori (corso preparto)
Il percorso di accompagnamento alla nascita ha come obiettivi educare, rassicurare e fornire strumenti pratici per affrontare il parto e il periodo postnatale. Il corso preparto è consigliato a partire dalla 25a settimana di gravidanza, è organizzato in piccoli gruppi di coppie e prevede 5 incontri in presenza nel Poliambulatorio San Martino, una volta a settimana dalle 19.30 alle 21.30.
Il percorso di accompagnamento presenta il seguente programma:
- Come cambia il corpo e i relativi disturbi durante il terzo trimestre
- Le contrazioni e i segnali da riconoscere prima dell’arrivo in ospedale
- Posizioni e tecniche di respirazione durante le fasi del travaglio
- Il post-parto: il tanto atteso abbraccio con il bambino
- L’allattamento
- I nuovi equilibri familiari nel rientro a casa.
Screening per Preeclampsia e Cervicometria
La Preeclampsia (o gestosi gravidica) è una complicanza della gravidanza caratterizzata da ipertensione e danno a uno o più organi, spesso i reni, che può verificarsi dopo la 20ª settimana di gestazione. La diagnosi e il monitoraggio precoce della Preeclampsia sono fondamentali per prevenire complicazioni gravi per la madre e il feto. L’esame si esegue dall’11a alla 14a settimana di gravidanza e prevede:
- Anamnesi della paziente per valutare eventuali fattori di rischio
- Misurazione della pressione arteriosa della gestante
- Valutazione dell’epoca gestazionale tramite le dimensioni del feto
- Il rilievo delle onde flussimetriche delle due arterie uterine materne ed il calcolo dell’Indice di Pulsatilità medio (UAPI) eseguito attraverso un controllo ecografico.
Il calcolo del rischio verrà effettuato attraverso l’uso di un algoritmo specifico che prende in considerazione tutti questi parametri definendo l’indice di rischio della paziente. Il test consente alle pazienti risultate a rischio elevato di essere sottoposte ad una opportuna ed efficace profilassi in epoca gestazionale precoce. Tale profilassi, basata sull’uso di aspirina, si rivela utile per ridurre il rischio di gestosi solo se viene iniziata prima della fine del terzo mese di gravidanza.
Si tratta di un esame completamente indolore, molto recente ed ancora poco conosciuto ma di grande importanza.
Ecografia premorfologica
L'ecografia premorfologica, conosciuta anche come ecografia morfologica precoce, è un esame ecografico eseguito generalmente tra la 16ª e la 18ª settimana di gravidanza. Questo esame ha l'obiettivo di valutare lo sviluppo anatomico del feto in una fase relativamente precoce della gestazione rispetto all'ecografia morfologica standard, che viene solitamente eseguita tra la 19ª e la 22ª settimana.
Gli obiettivi della ecografia premorfologica prevedono la valutazione dello sviluppo fetale, con particolare attenzione agli organi e alle strutture anatomiche principali, e permettono di identificare precocemente eventuali anomalie strutturali.
Durante l’ecografia premorfologica vengono prese le misure della testa, del femore, dell'addome e altre parti del corpo per valutare la crescita fetale in relazione all'età gestazionale, inoltre viene controllato il volume del liquido amniotico per assicurarsi che sia nella norma, viene valutata la posizione della placenta, la struttura del cordone ombelicale e del flusso sanguigno.
A questa fase della gravidanza, alcune strutture fetali possono non essere ancora sufficientemente sviluppate per una valutazione dettagliata, e alcune anomalie potrebbero non essere visibili per cui è necessario effettuare l’ecografia morfologica.
Ecografia morfologica
L’ecografia morfologica è sicuramente il momento più atteso di tutta la gravidanza e, assieme all’ecografia del primo trimestre, è l’ecografia più importante di tutto il periodo gestazionale. L’ecografia morfologica si esegue tra la 18ª e la 22ª settimana di gravidanza ed è fondamentale per valutare in dettaglio l'anatomia del feto e per identificare eventuali anomalie congenite.
Durante l’ecografia morfologica vengono valutati anatomicamente:
- Cranio e Cervello - controllo delle strutture cerebrali, della calotta cranica e del profilo facciale
- Cuore - esame delle quattro camere cardiache, delle valvole e dei grandi vasi sanguigni
- Colonna vertebrale - verifica dell'allineamento e della continuità delle vertebre
- Arti - valutazione delle ossa lunghe, delle mani e dei piedi
- Organi addominali - controllo dello stomaco, dei reni, della vescica e di altri organi interni
- Cordone ombelicale e placenta - esame della posizione della placenta e della inserzione del cordone ombelicale.
L’ecografia morfologica permette di identificare alcune anomalie congenite come spina bifida, anencefalia, difetti cardiaci congeniti e altre anomalie.
Durante l’ecografia morfologica vengono misurati parametri come la lunghezza del femore, il diametro del cranio e la circonferenza addominale.
Ecografia ostetrica 3D e 4D: cosa sono e che caratteristiche hanno?
L'ecografia ostetrica è uno strumento fondamentale per monitorare la salute e lo sviluppo del feto durante la gravidanza.
Le ecografie 3D e 4D offrono immagini avanzate rispetto alle tradizionali ecografie 2D, ma ci sono alcune differenze chiave tra di loro:
Ecografia ostetrica 3D
- Immagini tridimensionali
L'ecografia 3D utilizza onde sonore per creare immagini tridimensionali del feto. Questo consente di vedere il feto con maggiore dettaglio e profondità rispetto alle immagini bidimensionali tradizionali.
- Dettagli anatomici
Grazie alla visione tridimensionale, è possibile osservare meglio le caratteristiche fisiche del feto, come il viso, le mani e i piedi. Questo può essere utile per rilevare eventuali anomalie strutturali.
- Momento della scansione
L'ecografia 3D viene generalmente eseguita durante il secondo trimestre della gravidanza, quando le caratteristiche del feto sono più sviluppate e visibili.
Ecografia Ostetrica 4D
- Immagini in movimento
La principale differenza tra l'ecografia 3D e 4D è che la 4D aggiunge la dimensione del tempo, creando un video in tempo reale delle immagini tridimensionali. Questo permette di vedere i movimenti del feto, come sorridere, sbadigliare o muovere gli arti.
- Esperienza dinamica
L'ecografia 4D offre un'esperienza più dinamica e coinvolgente per i genitori, poiché possono osservare il feto in movimento.
- Tecnologia avanzata
Richiede apparecchiature più avanzate e spesso è disponibile in centri specializzati con tecnologie all'avanguardia.
Spesso quando si parla di ecografia morfologica si fa riferimento all’ecografia 4D detta anche “baby face”. Questa ecografia ha uno scopo prettamente emozionale e permette di combinare la valutazione dettagliata dell'anatomia fetale con immagini tridimensionali in movimento. Questa tecnica offre una visione molto chiara e dettagliata del viso e delle altre strutture del feto, permettendo ai genitori di vedere il loro bambino in modo più realistico rispetto alle tradizionali ecografie 2D.
Ecografia ostetrica di accrescimento
L'ecografia di accrescimento, nota anche come ecografia del terzo trimestre, è un esame di ultrasonografia prenatale eseguito solitamente tra la 28ª e la 32ª settimana di gravidanza. Questo tipo di ecografia ha lo scopo principale di valutare la crescita e il benessere del feto durante l'ultima fase della gestazione.
Gli obiettivi principale dell’ecografia di accrescimento sono:
- Misurazione delle dimensioni fetali, inclusi la lunghezza del femore, il diametro biparietale (la distanza tra le ossa parietali del cranio), la circonferenza addominale e la circonferenza cranica
- Stima del peso fetale per determinare se il feto sta crescendo in modo appropriato per l'età gestazionale
- Controllo del liquido amniotico per assicurarsi che rientri nei limiti normali, utilizzando l'indice di liquido amniotico (AFI) o la misurazione della tasca di liquido più grande
- Valutazione della placenta per escludere condizioni come la placenta previa
- Monitoraggio del benessere fetale
- Osservazione dei movimenti fetali, del tono muscolare e della respirazione fetale.
- Utilizzo della doppler per valutare il flusso sanguigno nel cordone ombelicale, nelle arterie uterine e nelle arterie cerebrali del feto, per assicurarsi che il feto riceva adeguati nutrienti e ossigeno.
L'ecografia di accrescimento è fondamentale per:
- Identificare problemi di crescita - permette di identificare feti che potrebbero essere piccoli per l'età gestazionale (SGA - Small for Gestational Age) o grandi per l'età gestazionale (LGA - Large for Gestational Age), che potrebbero necessitare di un monitoraggio più attento.
- Pianificazione del parto - fornisce informazioni che possono influenzare le decisioni riguardanti il momento e il modo del parto, specialmente in caso di complicazioni come restrizione di crescita intrauterina (IUGR) o macrosomia.
- Monitorare gravidanze a rischio - è particolarmente utile in gravidanze ad alto rischio, come quelle complicate da diabete gestazionale, ipertensione, o anomalie placentari.
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